La ricamatrice
(Nel trigesimo di Mariannina)
Come farfalla tenue di settembre
che con un flebile fremito d'ala
si leva a volo, solitaria e incerta,
e si perde nell'aria ove spossata
la cicala dipana un fil di pianto...
Così tu sei sparita, o Mariannina,
docile a ignoti arpeggi,
oltre la finitezza,
mentr'eri vera e ansiosa d'avvenire
in mezzo a noi. Non tornerai mai più.
Con puro palpito e puro lamento
t'abbiamo dato l'ultimo commiato,
o Maríannina, appena un mese fa;
ma più soli ci lasci tutti i giorni.
I nostri cuori ti abbiano in onore
e nostra grazia sia rammemorarti,
sempre, così: ridente le nere ciliegie degli occhi,
china la fronte rosea di pudore
su linde tele (batista, d'Olanda...)
che le tue linde mani,
ispirate e pazienti,
ornano di ricami
(a giorno, a catenella, a punto a croce...)
e d'intagli finissimi.
15 ottobre 2003 Santo Atanasio
Vincenzo Prestianni
n. 29.07.1924 - m. 27.06.2000
(da Amore in versi del settimo cielo, Ediz. del Periodico "Le Madonie", Castelbuono 2002)
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in memoria di mio suocero,
Vincenzo Prestianni
Tu, palpitante e assorto
- incantato da Dio -
e sfolgorante
- cielo che si riapre -,
angelo tutelare,
dissipi dal tuo tempo
- infinito presente -
l'ombra del tuo rimpianto quotidiano
negli occhi nostri lacrimeschermanti.
Castelbuono, l° giugno 2002 Santo Atanasio
N.d.A.: La poesia, l'unica della raccolta sprovvista di titolo e in forma di epigrafe, è apparsa come necrologia nel periodico «Le Madonie», N. 5, 1-15 giugno 2002, in occasione del 2° anniversario della morte di mio suocero Vincenzo Prestianni, il quale è deceduto fulmineamente di arresto cardiaco, tra le mie braccia vanamente protese in soccorso, il 27 giugno 2000, subito dopo il pranzo a casa mia, a soli 76 anni non ancora compiuti.